Le Regioni nella multilevel governance europea: Sussidiarietà, partecipazione, prossimità
Anna Papa -G Giappichelli Editore, 16 giu 2017
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L’attuale
architettura della multilevel governance dell’Unione europea
rappresenta una tappa importante del processo di integrazione, pur
testimoniando appieno, nella sua articolazione, la tensione tra le
esigenze di sussidiarietà, partecipazione e prossimità, che da tempo
sono poste all’attenzione delle Istituzioni europee, e la propensione di
queste ultime a non voler modificare in modo significativo centri e
processi decisionali consolidati. Il Trattato di Lisbona ha, come è
noto, rafforzato il coinvolgimento diretto dei Parlamenti nazionali in
alcuni aspetti del funzionamento dell’Unione ed ha anche “auspicato” che
questi ultimi coinvolgano in questi processi le Assemblee regionali con
poteri legislativi. Le soluzioni ad oggi prospettate, che vanno
certamente nella direzione di una maggiore partecipazione delle
assemblee rappresentative – europea, nazionali e regionali –,
necessitano tuttavia non solo di una maggiore collaborazione, che al
momento appare insoddisfacente, tra i diversi soggetti coinvolti e
chiamati a definire ambiti e procedure, ma anche, e forse soprattutto,
di una riflessione su quale possa essere la dimensione ottimale della
multilevel governance, nell’ambito del lento progresso verso un’Unione
caratterizzata da una sempre più forte integrazione politica e nella
prospettiva della realizzazione di una più effettiva democrazia di
prossimità. Su questi aspetti e, in un’ottica più generale, sul
principio di sussidiarietà e sulla governance multilivello, si
concentrano i contributi, presenti nel volume, che scaturiscono dalla
ricerca, multidisciplinare, svolta dall’unità dell’Università degli
Studi “Parthenope” nell’ambito del progetto PRIN 2010-2011 su
“Parlamenti nazionali e Unione europea nella governance multilivello”.