Le trasformazioni eterogenee atipiche
Eugenia Timpano - UTET Giuridica, 7 ott 2015
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L’istituto
della trasformazione ha subito un profondo cambiamento in virtù della
riforma del diritto societario che ha aggiunto nel Titolo V del Libro V
del codice civile, il Capo X.
L’introduzione della trasformazione eterogenea è la novità che, più delle altre, ha contribuito ad innovare l’intero istituto e la concezione che la dottrina aveva di esso. Sebbene, infatti, anche prima della riforma del diritto societario, si fossero verificati degli isolati episodi di apertura ad opera della giurisprudenza e della legislazione speciale, l’orientamento dottrinale maggioritario considerava la trasformazione un istituto endosocietario, vincolato al limite dell’omogeneità causale.
Secondo il dato acquisito e generalmente riconosciuto, quindi, la trasformazione era la modifica del tipo della società che cambiava la propria veste giuridica, senza che ne risultasse scalfita l’identità soggettiva, nella perfetta continuità dei rapporti giuridici.
L’Autore, partendo dalla propria esperienza professionale, analizza in modo approfondito e pratico le varie situazioni di trasformazioni di società in riferimento a imprese individuali, società di persone, associazioni riconosciute e non riconosciute, società cooperative, consorzi, società consortili, enti non societari oltre che la trasformazione eterogenea atipica delle società da e in figure non societarie. Ogni capitolo è arricchito da una sezione di materiali operativi, mentre un indice analitico finale consente una migliore fruibilità dei contenuti.
L’introduzione della trasformazione eterogenea è la novità che, più delle altre, ha contribuito ad innovare l’intero istituto e la concezione che la dottrina aveva di esso. Sebbene, infatti, anche prima della riforma del diritto societario, si fossero verificati degli isolati episodi di apertura ad opera della giurisprudenza e della legislazione speciale, l’orientamento dottrinale maggioritario considerava la trasformazione un istituto endosocietario, vincolato al limite dell’omogeneità causale.
Secondo il dato acquisito e generalmente riconosciuto, quindi, la trasformazione era la modifica del tipo della società che cambiava la propria veste giuridica, senza che ne risultasse scalfita l’identità soggettiva, nella perfetta continuità dei rapporti giuridici.
L’Autore, partendo dalla propria esperienza professionale, analizza in modo approfondito e pratico le varie situazioni di trasformazioni di società in riferimento a imprese individuali, società di persone, associazioni riconosciute e non riconosciute, società cooperative, consorzi, società consortili, enti non societari oltre che la trasformazione eterogenea atipica delle società da e in figure non societarie. Ogni capitolo è arricchito da una sezione di materiali operativi, mentre un indice analitico finale consente una migliore fruibilità dei contenuti.