Longevità di un'impostura: Michel Foucault
Michel
Foucault è considerato il più grande filosofo francese del suo tempo,
un autore di culto che a decenni dalla morte viene ancora indicato come
uno degli intellettuali più influenti della nostra epoca. Non sono
mancate critiche al suo lavoro ma il pamphlet di Jean-Marc Mandosio,
oltre a riesaminare l'eredità lasciata dall'autore di Le parole e le
cose e Sorvegliare e punire, mette alla prova la coerenza tra la
condotta e il pensiero di Foucault, mostrando come le sue teorie siano
state orientate spesso da semplice convenienza.Opportunista, privo di
rigore, incoerente e preoccupato per prima cosa della sua carriera
universitaria, ha assecondato molte mode culturali: anticomunista,
marxista, vicino ai maoisti, goscista, esponente dello strutturalismo
per rinnegare sempre tutto al momento giusto. In queste pagine ironiche e
dotte, Mandosio coglie doppiezze di un uomo che ha sempre criticato i
sistemi di potere senza mai disdegnare i ruoli istituzionali che quel
potere gli offriva. Il suo tragitto filosofico si mostra lastricato di
ipocrisie, trucchi usati per presentarsi come un pensatore eccezionale -
grazie a un linguaggio oscuro, vago, usato per abbagliare i lettori.