Il corpo umano fonte di prova
Autori
Alesci Teresa -
CEDAM, 2017
Indice
L’accertamento corporale costituisce una
categoria ampia e dai confini incerti. Se il progresso scientifico
contribuisce al raggiungimento della verità processuale, le sue modalità
attuative possono incidere sulla sfera personale, materiale e
psicologica, e implicano la necessità di valutare anche i diritti del
singolo. Si tratta, dunque, di operare un bilanciamento tra il diritto
al giusto processo e i diritti fondamentali dell’individuo, quali in primis la libertà personale e il diritto di difesa.
Lo studio prende in esame il contributo fornito dalla persona, con il
proprio corpo, alle esigenze di accertamento del reato. In tale
prospettiva, invero, l’analisi trascende dalla qualifica del soggetto
nel processo, sebbene la posizione soggettiva della persona offesa,
dell’indagato e del terzo estraneo al procedimento declini i suoi
effetti in chiave di garanzie riconosciute. Nella prima parte si
analizzano i profili statici. La tutela dei diritti inviolabili della
persona, infatti, rappresenta la premessa indispensabile per verificare
la legittimità dell’accertamento corporale. La seconda parte, invece, è
dedicata all’analisi, secondo una linea di progressiva incidenza sul
corpo, dei singoli accertamenti esperibili nel procedimento penale,
strumentali alla ricostruzione del fatto e all’accertamento della
responsabilità.
L’indagine svela prassi applicative distorte e
fornisce chiavi di lettura per la riconduzione del sistema al principio
di legalità.
Autori
Alesci Teresa -
CEDAM, 2017
Indice |
L’accertamento corporale costituisce una
categoria ampia e dai confini incerti. Se il progresso scientifico
contribuisce al raggiungimento della verità processuale, le sue modalità
attuative possono incidere sulla sfera personale, materiale e
psicologica, e implicano la necessità di valutare anche i diritti del
singolo. Si tratta, dunque, di operare un bilanciamento tra il diritto
al giusto processo e i diritti fondamentali dell’individuo, quali in primis la libertà personale e il diritto di difesa.
Lo studio prende in esame il contributo fornito dalla persona, con il
proprio corpo, alle esigenze di accertamento del reato. In tale
prospettiva, invero, l’analisi trascende dalla qualifica del soggetto
nel processo, sebbene la posizione soggettiva della persona offesa,
dell’indagato e del terzo estraneo al procedimento declini i suoi
effetti in chiave di garanzie riconosciute. Nella prima parte si
analizzano i profili statici. La tutela dei diritti inviolabili della
persona, infatti, rappresenta la premessa indispensabile per verificare
la legittimità dell’accertamento corporale. La seconda parte, invece, è
dedicata all’analisi, secondo una linea di progressiva incidenza sul
corpo, dei singoli accertamenti esperibili nel procedimento penale,
strumentali alla ricostruzione del fatto e all’accertamento della
responsabilità.
L’indagine svela prassi applicative distorte e
fornisce chiavi di lettura per la riconduzione del sistema al principio
di legalità.