L'adesione dell'Unione europea alla CEDU: l'evoluzione dei sistemi di tutela dei diritti fondamentali in Europa
Ilaria Anrò - Giuffrè, 2015
L'adesione
dell'Unione europea alla Convenzione europea per la salvaguardia dei
diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU) è un tema discusso
in Europa fin dagli anni Cinquanta, ben prima, dunque, del diffuso
riferimento, come data di inizio per il dibattito sull'adesione, al
Memorandum della Commissione del 1979. Essa è stata tradizionalmente
individuata quale possibile strumento per assicurare una maggiore
coerenza nella tutela dei diritti fondamentali dell'individuo in Europa,
attraverso la "riconciliazione" della giurisprudenza delle due Corti
sovranazionali che ivi operano (la Corte di giustizia di Lussemburgo e
la Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo), nonché per
colmare le lacune nel sistema di tutela dei diritti fondamentali
ricondotte, in primis, al mancato controllo esterno degli atti
dell'Unione europea. Mediante l'adesione, infatti, anche l'Unione
europea si vincolerebbe al rispetto della CEDU, strumento di ordre
public européen, come tale inderogabile e capace di assicurare uno
strumento di reazione alle violazioni dei diritti fondamentali commesse
dagli Stati ai danni (anche) dei loro stessi cittadini.
Conseguentemente, l'Unione si assoggetterebbe al controllo
giurisdizionale della Corte di Strasburgo, che diventerebbe il giudice
posto al vertice del sistema di tutela dei diritti fondamentali in
Europa.