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lunedì 29 maggio 2017

La nuova disciplina delle unioni civili e delle convivenze


 Con la legge 20 maggio 2016, n. 76, a cui hanno fatto seguito le norme transitorie quali il D.p.c.m. 23 luglio 2016, n. 144, riguardanti disposizioni per la tenuta dei registri nell'archivio dello stato civile, e il D.m. Interno 28 luglio 2016, relativo alle formule per gli adempimenti degli ufficiali di stato civile in materia di unioni civili, l'Italia ha finalmente una normativa organica sia sulle unioni civili tra persone dello stesso sesso, disciplinate come formazioni sociali in modo pressoché simmetrico a quanto previsto nell'ordinamento vigente per le coppie coniugate, sia sulle convivenze di fatto tra persone maggiorenni unite stabilmente da legami affettivi di coppia e di reciproca assistenza morale e materiale, non vincolate da rapporti di parentela, affinità o adozione, da matrimonio o da un'unione civile. Nella parte in cui disciplina le convivenze di fatto la legge interessa centinaia di migliaia di coppie e di famiglie che hanno progettato la loro vita al di fuori dei legami matrimoniali e che oggi vedono rafforzato il loro statuto giuridico rispetto a garanzie già esistenti nella legislazione o già riconosciute in passato dalla giurisprudenza. La novella non trasforma l'obbligazione naturale di solidarietà reciproca in obbligazioni giuridiche. Riconosce, però, specifici diritti di natura personale, conferma la piena autonomia negoziale, disciplina i contratti di convivenza e introduce un dovere di natura alimentare al momento della cessazione della vita in comune.