L'azione di responsabilità dei creditori sociali e le altre azioni sostitutive
Massimo Fabiani - Giuffrè, 2015
L'esperienza
formatasi sia prima che dopo le riforme del diritto dell'impresa,
dimostra in modo non controvertibile che l'azione di responsabilità
della società verso gli amministratori è largamente inespressa se
sganciata dalle vicende concorsuali della società. Non diversamente poco
successo hanno avuto altre azioni "sostitutive", come quelle affidate
al collegio sindacale o ai soci di minoranza. Il meccanismo di raccordo
fra assemblea, soci di maggioranza e amministratori si è, quasi sempre,
dipanato in modo da coniugare l'interesse dei soci di maggioranza con
l'agire degli amministratori, eventualmente a scapito, anche,
dell'interesse sociale, talché non vi è stata fortuna per i vari modelli
di azioni fuori dall'ambiente patologico della crisi d'impresa. È
apparso, allora, stimolante occuparsi di queste azioni in funzione di
verificarne le criticità e di prospettare soluzioni che le rendano
appetibili, nella consapevolezza che le crisi delle società gestite con
strumenti diversi dal fallimento o dall'amministrazione straordinaria,
potrebbero divenire il bacino elettivo di questi modelli di azioni
sostitutive.