
Secondo
un'antica e consolidata prassi interpretativa, lo Stato aveva modi
propri di usare e disporre dei beni, modi proprio di contrattare e modi
propri per pagare. Di conseguenza, godeva di privilegi nell'esecuzione
delle proprie obbligazioni ed, in particolare, poteva pagare quando e
come credesse. Nonostante il progressivo superamento di tali posizioni,
la pubblica amministrazione rimane una cattiva pagatrice ed il
legiaslatore continua a creare nuove forme di privilegio. Quali sono le
ragioni che giustificano tali privilegi? Quali i limiti? In che misura
il principio del contenimento della spesa pubblica li determina o li
giustifica? Quali riflessi sugli sviluppi del diritto amministrativo?