Corte dei Conti ed effetti dei
controlli amministrativi
Tarasco Antonio Leo
Quali sono gli effetti
dell’attività di controllo sulla gestione eseguita dalla Corte dei conti e
quali risparmi di spesa pubblica essa genera? In quale rapporto si pongono tali
risparmi rispetto ai costi che lo Stato sostiene per il suo funzionamento: sono
inferiori, uguali o maggiori? In linea generale, qual è, e come può misurarsi,
l’efficacia dei controlli eseguiti dalla Corte dei conti in termini di
riduzione della spesa pubblica (economicità) e di miglioramento della qualità
dell’attività amministrativa e dei servizi pubblici (efficienza)?
Sono questi i temi indagati nel
volume Corte dei conti ed effetti dei controlli amministrativi nel quale
vengono valutati gli effetti prodotti dalle indagini di controllo gestionale
svolte dalla Corte dei conti sia presso gli organismi politici rappresentativi
che presso le Amministrazioni, in modo da andare al di là della disorientante
babele dei controlli che l’ordinamento italiano concepisce e misurarne
concretamente i benefici economici e amministrativi.
L’Autore inserisce i controlli
sulla gestione eseguiti dalla Corte dei conti in un più ampio sistema di
controlli svolti da altri organismi costituiti all’interno delle diverse
Amministrazioni (e di cui la stessa Corte dei conti è chiamata a verificare la
funzionalità), quali i Servizi ispettivi di finanza pubblica (S.I.Fi.P.) del
Ministero dell’economia e delle finanze, il Servizio Anticorruzione e
Trasparenza (S.A.ET.), la Commissione per la valutazione, la trasparenza e
l’integrità delle amministrazioni pubbliche (CIVIT) e gli Organismi
indipendenti di valutazione della performance.
Il volume si conclude con
un’investigazione comparativa sul funzionamento, nel diritto inglese, del
National Audit Office e dell’Audit Commission, e nel diritto francese, della
Court des comptes.