Principi generali e diritto derivato.
Contributo allo studio del sistema delle fonti dell'Unione
europea
Grazia Vitale
iunge in questi giorni in libreria il volume Principi
generali e diritto derivato. Contributo allo studio del sistema delle fonti
dell'Unione europea pubblicato dalla casa editrice Giappichelli nella collana
del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Catania. Si tratta di un
tipico e assai pregevole prodotto dall’
approccio accademico italiano alla problematica del diritto dell’Unione
europea. L’autrice, ricercatore di diritto dell’Unione europea presso
l’Università di Messina e ivi professore aggregato della medesima disciplina,
appartiene alla schiera dei giovani e agguerriti cultori delle nostre
discipline dalle quali noi della generazione di mezzo ci attendiamo un valido
supporto e un importante contributo all’approfondimento di un fenomeno così
complesso quale indubbiamente è il diritto dell’Unione europea.
Il saggio, di impianto monografico, si presenta come una ricostruzione critica della
categoria dei principi generali, che l’autrice considera, in adesione a
un’autorevole posizione dottrinale, come
una fonte di diritto primario dell’ordinamento giuridico dell’Unione. L’opera si articola in tre
capitoli. Nel primo capitolo si individuano le caratteristiche salienti della
categoria dei principi generali del diritto, attraverso una ricostruzione
attenta della evoluzione della concettualizzazione dei principi stessi nella
giurisprudenza della Corte di giustizia. Nella sopra delineata prospettiva di
una prima analisi, nel secondo capitolo si analizza la giurisprudenza della
Corte sul complesso rapporto che si istituisce
tra i principi generali e le
direttive. Il terzo capitolo evidenzia poi come i principi generali siano divenuti lo
strumento attraverso il quale garantire la “tenuta” del sistema, ossia
perseguire l’ “effettività” del diritto dell’Unione, nella duplice forma
dell’effettività del diritto tout court e dell’effettività della tutela
giurisdizionale dei singoli.
La Vitale offre così una prima ricostruzione della
giurisprudenza della Corte di giustizia mirando a cogliere il nuovo rapporto
che essa, in specie con una serie di recenti ed innovative pronunce, ha inteso
istituire tra i principi generali e le altre fonti del sistema, con particolare
riguardo agli atti di diritto derivato.
Un utile contributo alla sistemazione scientifica di una materia tanto
nuova quanto complessa e che conferma le doti di attenta studiosa già
evidenziate dal precedente lavoro monografico su Diritto processuale nazionale
e diritto dell’Unione europea (Ed.it, Firenze, 2010) volto a indagare il
cosiddetto principio dell’autonomia procedurale del diritto nazionale nel
sistema dell’Unione.