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A cura di Sabino Cassese
Se il secolo XIX si è chiuso registrando la fine del laisser-faire, seguita dall'affermazione del Welfare State, dalla pianificazione e, poi, dalla crisi finanziaria dello Stato, il secolo XX è finito con altri importanti mutamenti: agli Stati si sostituiscono, nella disciplina dell'economia, istituzioni sovranazionali; l'ordinamento nazionale diviene parte di quello comunitario, al quale deve adeguarsi; il diritto comunitario finisce per stabilire le teste di capitolo del diritto pubblico dell'economia; l'assetto unitario dei poteri pubblici nazionali viene soppiantato dallo Stato multiorganizzativo; i controlli diretti sono sostituiti dai controlli indiretti; il potere conformativo cede al potere regolativo delle amministrazioni pubbliche; la gestione di imprese da parte di poteri pubblici diminuisce; si affacciano i poteri indipendenti, sull'esempio dell'Inghilterra ottocentesca e degli Stati Uniti; il diritto pubblico fa largo ad un diritto misto, pubblico e privato insieme. La tradizionale contrapposizione liberismo-interventismo perde rilevanza nella nuova costituzione economica, in cui la sfera di azione dei poteri pubblici è più ampia, ma meno pesante il loro intervento.