I servizi di pubblica utilità tra Stato, mercato, regolatore e consumatore
Donato Iacovone - il Mulino 2014
Il dibattito su ruolo e funzione dello
Stato nella gestione dei servizi di pubblica utilità è oggi di grande interesse.
Nel contesto economico i servizi di pubblica utilità - telecomunicazioni,
trasporti, risorse idriche, energia, rifiuti - costituiscono quasi un "unicum".
Benché per le loro caratteristiche questi servizi dovrebbero essere per natura
stessa dei monopoli, essi sono stati spesso privatizzati e aperti alla
concorrenza. Nell'ottica del contenimento e ottimizzazione della spesa e di
garantire la pubblica utilità dei servizi forniti, sono state così create alcune
Autorità di regolazione e vigilanza volte ad evitare posizioni di privilegio del
singolo operatore. Sono stati quindi posti in atto interventi che potrebbero
apparire contraddittori: da una parte la verifica della garanzia dello
svolgimento dei servizi in un regime sostanzialmente monopolista, dall'altra la
promozione di un regime concorrenziale nei suoi effetti di beneficio per i
cittadini-utenti. Innovazioni tecnologiche (e i ritardi nell'adottarle),
normative, decisioni politiche e modelli economici sono i cardini entro cui si
promuovono i servizi di pubblica utilità in Italia. Il volume dapprima inquadra
storicamente i vari settori e ne descrive lo stato attuale, poi collega le
caratteristiche tecniche, i modelli organizzativi che ne derivano e il loro
rapporto con le Autorità, in un'ottica di possibile evoluzione strategica