Cerca Copia |
Autore : Davide Casale
A vent’anni dall’avvio della riforma strutturale degli anni Novanta, il presente
studio indaga le peculiarità regolative delle questioni di salute del dipendente
nel rapporto di lavoro pubblico c.d. “privatizzato”. Non limitata ad un unico
istituto identificato secondo le classificazioni tradizionali, la trattazione
considera plurimi versanti disciplinari, afferenti alle fasi di costituzione,
svolgimento ed estinzione del rapporto lavorativo, dando conto anche delle
interferenze con il sistema previdenziale. Rispetto alle questioni giuridiche
relative alla malattia, all’inidoneità alle mansioni, alla disabilità ed alla
riduzione di capacità lavorativa causata dalla senescenza, l’analisi assume come
concetto unificante quello della “idoneità” del dipendente pubblico al lavoro,
intesa dal punto di vista dell’interesse datoriale all’adempimento e, al
contempo, sotto il profilo della protezione della persona. Detti versanti sono
ricondotti a una visione d’insieme che valorizza l’effettività della condizione
psicofisica del dipendente quale presupposto delle tutele giuridiche. Nella
complessità regolativa del lavoro pubblico, i profili esaminati risultano
oggetto di una considerazione peculiare da parte del legislatore, più spiccata
di quella, comunque crescente, riservata in generale alle implicazioni
lavoristiche della condizione di salute delle persone.