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Autore : Andrea Bollani
Il volume intende indagare il ruolo assegnato dall'ordinamento giuridico italiano alla contrattazione collettiva nella regolazione del lavoro a termine e della somministrazione di lavoro.
In particolare, nella prospettiva del rapporto tra le fonti, l'analisi è incentrata sulla c.d. contrattazione in deroga alla disciplina legale, nelle sue diverse varianti, mettendone a fuoco i relativi limiti interni ed esterni.
Particolare attenzione viene dedicata al raffronto con il contenuto delle fonti sovranazionali, a partire dalle direttive 1999/70/CE e 2008/104/CE, al fine di stabilire quali limiti esse impongano al legislatore nazionale ed all'azione dei contraenti collettivi nelle menzionate materie del lavoro a termine e della somministrazione di lavoro.
L'autore ricostruisce l'esistenza, negli sviluppi della più recente legislazione, di un affinamento selettivo delle politiche del lavoro di sostegno delle tipologie di lavoro flessibile, che passa anche attraverso la devoluzione di più ampie potestà regolative alla contrattazione in deroga.
In particolare, nella prospettiva del rapporto tra le fonti, l'analisi è incentrata sulla c.d. contrattazione in deroga alla disciplina legale, nelle sue diverse varianti, mettendone a fuoco i relativi limiti interni ed esterni.
Particolare attenzione viene dedicata al raffronto con il contenuto delle fonti sovranazionali, a partire dalle direttive 1999/70/CE e 2008/104/CE, al fine di stabilire quali limiti esse impongano al legislatore nazionale ed all'azione dei contraenti collettivi nelle menzionate materie del lavoro a termine e della somministrazione di lavoro.
L'autore ricostruisce l'esistenza, negli sviluppi della più recente legislazione, di un affinamento selettivo delle politiche del lavoro di sostegno delle tipologie di lavoro flessibile, che passa anche attraverso la devoluzione di più ampie potestà regolative alla contrattazione in deroga.