Ogni argomento è articolato su due
livelli: il testo per una lettura manualistica e le note per i necessari
approfondimenti tematici, oltre che per gli ampi riferimenti giurisprudenziali e
dottrinali. L'opera si divide in due parti. La prima, dopo l'introduzione alla
teoria giuridica delle gestioni pubbliche, è dedicata all'esame delle singole
gestioni pubbliche, nonché agli strumenti di azione, di dimostrazione e di
supporto alle gestioni. La seconda parte, dedicata alle garanzie oggettive delle
gestioni pubbliche, a sua volta esamina le istituzioni deputate a tale funzione
e le singole garanzie. Si tratta del tentativo della costruzione di una nuova
disciplina, che, utilizzando il materiale raccolto ed elaborato dagli studi di
Contabilità Pubblica, la rimodelli in chiave prettamente giuridica, dando cosi
un rinnovato slancio che accompagni e sostenga lo sforzo di attualizzare
un'efficace cura degli interessi pubblici. L'autonomia di un discorso posto in
questa prospettiva rende possibile la costruzione di un vero e proprio diritto
delle gestioni pubbliche, come ramo del diritto pubblico, caratterizzato da
principi, norme e tecniche, peraltro diversi da quelli propri del diritto
amministrativo, con utilizzo di strumentari specifici. Di qui la denominazione
del volume, che porta anche un sottotitolo per rendere evidente il collegamento
con una disciplina, la Contabilità Pubblica, che viene espressamente menzionata
nella Costituzione all'art. 103 comma 2