Residenza fiscale delle società e libertà di stabilimento nell'Unione Europea
Stefano Dorigo - CEDAM, 2012
Il volume analizza gli effetti che il
diritto dell'unione - ed in particolare la libertà di stabilimento - può
produrre sulle norme nazionali che contemplano i criteri di collegamento per
l'attribuzione della residenza fiscale alle società. L'indagine si concentra,
dunque, su un aspetto specifico della complessiva disciplina della residenza
fiscale, ovvero quello della scelta, da parte del legislatore interno, degli
elementi di fatto indicativi di un significativo attacco dell'ente con
l'ordinamento nazionale; e viene condotto sul piano del rapporto tra tale
disciplina ed i principi dell'unione. Si tratta di un tema finora poco esplorato
dalla dottrina e sul quale anche la giurisprudenza della Corte di giustizia non
si è mai esplicitamente soffermata. Proprio questa constatazione giustifica la
scelta metodologica di muovere dai principi che la Corte ha individuato circa
l'influenza delle libertà fondamentali sulla mobilità delle società nel contesto
dell'Unione e sulle normative nazionali che si occupano di disciplinarla; per
poi verificare in che misura essi possano essere trasposti nel settore fiscale e
possano, perciò, indirizzare la regolamentazione della residenza da parte del
legislatore interno. L'idea di fondo che ispira questo metodo di lavoro è,
dunque, che quello societario appare essere un fenomeno complesso e multiforme,
nel quale lo statuto fiscale delle società deve essere riguardato a partire dal
più generale statuto giuridico delle stesse.