Il sistema di governo regionale integrato. Alla ricerca di un equilibrio tra esigenze di riordino territoriale, razionalizzazione della spesa pubblica e garanzia dei diritti.
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Il volume prende le mosse da una
riflessione sulle questioni problematiche che derivano dall'attuazione del
modello autonomistico delineato dalla riforma del Titolo V, parte seconda, della
Costituzione. Tale modifica, introducendo un assetto costituzionale
policentrico, basato su una tendenziale pariordinazione dei diversi enti che
costituiscono la Repubblica, ha determinato, di fatto, un sistema che oscilla
tra "regionalismo" e "municipalismo" ove le Regioni hanno spesso incontrato
difficoltà a governare sul proprio territorio, non riuscendo talora a far
applicare agli enti locali le proprie leggi e, di conseguenza, a realizzare
concretamente le proprie politiche. Partendo da questa constatazione, si è
ritenuto opportuno procedere ad una individuazione delle tipologie di decisioni
regionali che richiedono una maggior collaborazione, se non un certo grado di
concertazione, tra gli enti regionali e locali, e ad una analisi dei diversi
strumenti di collaborazione tra gli enti, sia formali che informali, introdotti
negli ultimi anni a livello regionale. Il lavoro dedica inoltre una particolare
attenzione alle conseguenze che l'auspicato processo di potenziamento di modelli
organizzativi maggiormente integrati può produrre sulla razionalizzazione delle
spese e sull'efficienza, efficacia ed economicità della gestione dei servizi e,
al contempo, sulla garanzia dell'effettività nella tutela dei diritti