Il patto costituzionale
Maurizio Pedrazza Gorlero - CEDAM, 2012
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Nella società politica, edificata dal
contratto sociale come matrice del diritto, il contratto autorizza il 'potere
consentito' ad usare il diritto per inverarsi storicamente, nella forma di un
legame doveroso fra un presupposto condizionante e una conseguenza condizionata.
Senonché, il diritto, per realizzare la diacronia del contratto sociale, deve
poterne conservare i soggetti e le condizioni, sottraendoli alla variabile
temporale. Questa funzione è affidata alla costituzione 'ideale', autoprotetta
dalla rigidità garantita - un diritto costituzionale provvisto, dunque, di
sanzione giuridica -, ossia al modello idoneo a preservare la pace sociale. Alla
costituzione ideale corrispondono le costituzioni 'reali' che, in diverso modo,
replicano il modello del potere consentito a tutela della pacifica convivenza.
Il diritto costituzionale non rappresenta dunque soltanto il vertice
dell'ordinamento, ma il nucleo essenziale attorno al quale l'ordinamento stesso
si costruisce attraverso la produzione giuridica e la giurisprudenza. Ad esse
spetta di saper cogliere le virtualità espresse dalle disposizioni
costituzionali nel sempre rinnovato intervallo fra testualità normativa e
storia.