di: Barbara De Mozzi
Il lavoro analizza la complessa evoluzione dell'attuale sistema di rappresentanza sindacale nei luoghi di lavoro e le implicazioni giuridiche che discendono dalla coesistenza del modello legale e del c.d. modello contrattuale di rappresentanza. Di tale ultimo modello, in particolare, si dimostra la natura variabile, connessa alla molteplicità delle fonti regolative, della quale sembra prendere atto anche l'a.i. 28.6.2011, rafforzando l'unitarietà della r.s.u. nei settori connotati da unità sindacale e legittimando invece la scelta, ad opera della contrattazione di categoria, della r.s.a. quale agente contrattuale, ove l'unità manchi. Lo studio evidenzia altresì le aporie del "duplice canale unico" di rappresentanza italiano, a fronte delle importanti prerogative che il contesto europeo assegna alle rappresentanze dei lavoratori e alla luce del disposto dell'art. 8 del d.l. n. 138/2011.