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Nella percezione comune – e nella sua coscienza bibliografica – la storia dell’insolvenza è principalmente una storia di sanzioni. Rovesciando questa impostazione il volume assume, come punto centrale di prospettiva, la non-sanzione, ovvero la remissione del debito nelle sue molteplici forme: nell’antica Roma, le leggi sulla cancellazione, le «indulgenze» fiscali e le dilazioni per rescritto del Principe; nell’Europa medievale e moderna, i «respiri» concessi attraverso le lettere sovrane; nell’Europa contemporanea, i termini di grazia nelle loro svariate declinazioni, fino alla controversa materia del sovraindebitamento del consumatore e relativa esdebitazione.