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Del diritto di accrescimento. Artt.674-678
Autore Nicola Di Mauro
L'accrescimento, o diritto di accrescimento, è un istituto giuridico che,
come disciplinato dal legislatore italiano, ha sempre presentato - e continua a
presentare - tutta una serie di problematiche giuridiche così complesse che,
nonostante gli sforzi degli interpreti, non hanno ancora trovato una loro
definitiva sistemazione ermeneutica convincente. È, tuttavia, opportuno
sottolineare, sin da subito, che qualunque studio sull'accrescimento deve fare
necessariamente i conti con l'esame del pensiero di chi, nei primi anni
cinquanta, ha dato il maggior contributo scientifico sul punto e, data
l'autorevolezza della dottrina de qua, ciò suscita di sicuro un certo timore
riverenziale - che coglie di sicuro chiunque si accinga a scrivere in materia -
giacché nessun altro, successivamente a tale opera, è riuscito a cimentarsi con
successo in un'impresa così ardua. Dal che consegue che il modus operandi del
presente lavoro sarà improntato certo alla sobrietà del contributo scientifico
nell'assoluta consapevolezza della supremazia intellettuale, a tutt'oggi
indiscussa, dell'autorevolissima dottrina, anche se - è bene ricordarlo - buona
parte delle idee lì espresse vengano ancora ritenute minoritarie dalla
maggioranza della dottrina nonché dalla stessa giurisprudenza. In considerazione
di ciò, pertanto, si cercherà di fornire un quadro il più completo possibile
sull'argomento in esame, che consenta all'interprete ed al'¿operatore del
diritto di avere a disposizione tutti gli strumenti ermeneutici utili per
affrontare le varie problematiche connesse all'istituto de quo, con particolare
attenzione anche ai risvolti pratici che dalle varie ricostruzioni teoriche
possono discendere.