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La funzione giustiziale delle autorità amministrative indipendenti è stata, negli ultimi anni, al centro dell’attenzione del legislatore, nazionale e comunitario, che ha individuato in tali autorità la sede privilegiata per la risoluzione delle controversie che nascono sui mercati regolati, tra operatori economici e tra questi e i consumatori. La ratio di tali sistemi giustiziali alternativi va, dunque, ricercata nella più elevata attitudine, rispetto al processo giurisdizionale, a risolvere in modo stabile ed adeguato controversie ad alto tasso di tecnicità e rilevanza economica. Come emerge dall’indagine condotta, vari ed eterogenei sono i metodi (conciliazioni, arbitrati, procedure contenziose o precontenziose) all’uopo utilizzati dalle autorità indipendenti; tra loro simili appaiono, invece, le finalità della funzione giustiziale da esse svolta: garantire l’effettività nella risoluzione di controversie intersoggettive e, ad un tempo, il buon funzionamento dei mercati affidati alle loro cure, nell’ottica della certezza e della tutela dell’affidamento. È proprio questo particolare intreccio tra giustizia e regolazione il profilo maggiormente caratterizzante il modello di tutela enucleato, sotto il nome di “giustizia per i mercati”.
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