Corso al Collège de France (1978-1979)
di: Michel Foucault
Fin dalla prima lezione questo corso si caratterizza come la continuazione del precedente. Dopo aver mostrato come l'economia politica, durante il diciottesimo secolo, segni la nascita di una nuova razionalità nell'arte di governo, Foucault intraprende l'analisi delle forme della governamentalità liberale. Si tratta di descrivere la razionalità politica all'interno della quale sono stati affrontati i problemi della vita e della popolazione. Quali sono dunque i tratti specifici dell'arte liberale di governare così come viene delineandosi durante il diciottesimo secolo? Quale crisi di governamentalità caratterizza il mondo contemporaneo e quali revisioni dell'arte liberale di governare ha determinato? È a questo compito di diagnosi, in particolare, che risponde lo studio di due grandi scuole neoliberali del Novecento, l'ordoliberalismo tedesco e il neoliberismo della Scuola di Chicago. Questa analisi mette in luce il ruolo paradossale che gioca la società civile in rapporto al governo. La società rappresenta infatti il principio in nome del quale il governo liberale deve autolimitarsi: obbliga il governo a domandarsi senza sosta se non governa troppo, svolgendo così un ruolo critico rispetto a ogni suo eccesso. Ma la società è anche il bersaglio di un permanente intervento di governo finalizzato non a restringere le libertà formalmente riconosciute, ma a produrre, moltiplicare e garantire quelle libertà di cui ha bisogno il sistema liberale.