venerdì 21 settembre 2012
Il «diritto intertemporale»
La Corte costituzionale, ormai da tempo, reputa che la legittimità dell'impiego retroattivo delle norme di legge si ricolleghi ad un giudizio di ragionevolezza. Approfondendo l'analisi, si dimostra la tesi che la ragionevolezza orienta sempre la disciplina dei fatti accaduti in prossimità di un mutamento normativo. Specificamente, la validità di una simile disciplina dipenderebbe dalla sua ragionevolezza, anche qualora essa fosse riconducibile al principio dell'irretroattività della norma posteriore. Si profila una particolare classificazione delle norme (soprattutto civilistiche). Accertando la finalizzazione di una norma innovativa alla realizzazione di un aspetto fondamentale della personalità umana, si desume automaticamente l'applicazione di quella regolamentazione giuridica anche a fatti anteriori all'avvicendamento normativo. Quando le norme sono preposte a valutare eventi organizzativi o rapporti patrimoniali, è esclusa qualsiasi priorità gerarchica del canone dell'irretroattività rispetto a quello della retroattività. Si che dalla norma nuova viene estrapolata la regolamentazione anche dei fatti immediatamente anteriori, se risulta la realizzazione di un'utilità superindividuale tale da bilanciare il sacrificio dell'affidamento individuale. A chiusura del sistema, si cristallizza l'assunto che anche la legittimità della disciplina dettata dalle norme transitorie non s'inferisce, guardando soltanto all'esistenza di una specifica disposizione di legge. E' necessaria, principalmente, l'accurata verifica della ricorrenza di un'utilità sociale. Il complesso quadro teorico trova riscontro in un'ampia casistica.
L'AUTORE
Filippo Maisto, è professore associato presso la Facoltà di Scienze politiche dell'Università degli Studi di Salerno. In questa Facoltà è titolare dell'insegnamento di Istituzioni di diritto privato e svolge per affidamento l'insegnamento di Diritto privato delle relazioni transnazionali. Ha pubblicato, oltre ad alcuni lavori minori, un monografia intitolata Il collegamento volontario tra contratti nel sistema dell'ordinamento giuridico, Napoli, 2000.