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lunedì 23 luglio 2012

Un destino reversibile
Mafia, antimafia e società civile a Palermo
Jane C. Schneider, Peter T. Schneider
Introduzione di Salvatore Lupo.
 Postfazione di Salvatore Costantino
  
Nel nome della lotta alla mafia, e alla corruzione politico-affaristica che sta dietro di essa, si sono evidenziate nuove soggettività, nuove passioni, nuove forme di comunicazione politica
Grande merito degli Schneider è quello di prendere insieme in considerazione sia l’azione che la reazione. Qui sta l’interesse del libro, qui sta la sua originalità. Già in passato, ci ricordano i nostri autori, la Sicilia aveva vissuto la dimensione dilacerante del conflitto sociale, politico e culturale. Già in passato le lotte per la terra e del movimento contadino si erano proposte come l’alternativa al sistema di potere di cui la mafia ha sempre fatto parte. Ma gli sviluppi recenti della battaglia entrano nel nucleo centrale della questione siciliana, nel momento stesso in cui il mondo variegato delle associazioni e dei movimenti antimafiosi ha provato a dar forma dal basso a una società civile consapevole, informata, battagliera. Il pezzo di Sicilia su cui si incentra l’analisi dagli Schneider è cambiato e tuttora cambia. È pensabile che cambino di segno, da negativo a positivo, gli stessi tratti di fondo della cultura regionale? Il titolo originale del lavoro è Reversibile Destiny. La risposta dei nostri autori è dunque positiva: quei caratteri possono essere rovesciati.
[... quello degli Schneider] alla fine resta sì uno sguardo esterno, ma nel senso migliore. Il lettore italiano, che pure sta dentro, scoprirà eventi ignoti o semplicemente troppo presto dimenticati della sua stessa storia, e teorie atte a spiegarli [...]