Valentina Pazé
In nome del popolo
Dall'elezione di Luigi Napoleone, nel 1848, al voto che conduce al potere Hitler e altri improbabili 'uomini della provvidenza', la storia offre innumerevoli esempi di pessime decisioni assunte dal ‘popolo' nell'esercizio della sovranità. C'è la plebe incolta, che si fa manipolare dalla propaganda, ci sono i subalterni, indotti a desiderare contro i propri stessi interessi, ma anche gli 'stupidi', colpevolmente ignoranti, che si lasciano sedurre dal fascino del potere. In comune hanno una caratteristica: l'incapacità, o la rinuncia, a pensare in modo autonomo. Non è una questione da poco, considerato che su queste persone, su questo 'popolo', si fonda la democrazia.