Carla Lonzi
Taci, anzi parla
Diario di una femminista
Postfazione di Annarosa Buttarelli
'Adesso esisto', scriveva Carla Lonzi giunta al termine del suo diario, 'questa certezza mi giustifica e mi conferisce quella libertà in cui ho creduto da sola e che ho trovato il mezzo di ottenere. Tutte le distinzioni, le categorie che esprimevano appunto il costituirsi della mia identità a partire dal dissenso – non vedevo altra via in quanto donna – non mi appartengono più: faccio ciò che voglio, questo è il contenuto che mi appare in ogni circostanza, non aderisco ad altro che a questo.'
Dal 1972 al 1977 Carla Lonzi affronta il compito di tenere un diario, sottoponendosi a una lunga iniziazione all’autenticità, a una libertà che si nutre di autonomia e non di opposizione, così forte da essere insieme piena responsabilità verso gli altri. È una vigile e irrinunciabile autenticità a permettere ai rapporti di vivere sfuggendo al continuo richiudersi dei ruoli.