Teorie e ideologie del diritto comunitario
Negli anni Sessanta e Settanta del Novecento, la Corte di giustizia delle Comunità europee promuove un eccezionale approfondimento dell'integrazione giuridica europea. La trasformazione dei Trattati in documenti quasi-costituzionali a opera della giurisprudenza della Corte alimenta un ampio dibattito dottrinale, in cui si incontrano, e si scontrano, teorie e ideologie. Da una parte, la dottrina tradizionale, la dogmatica "scientifica" del positivismo giuridico novecentesco. Dall'altra, una dottrina giuridica di nuovo tipo: quella dei pratici, dei funzionari delle Comunità europee, dei militanti federalisti, che costringono la dottrina accademica a una radicale trasformazione del suo discorso. Il libro analizza questa vicenda, con particolare riguardo all'esperienza italiana, per far emergere alcune tendenze del discorso giuridico sull'Europa. Le forme consuete dell'argomentazione in diritto pubblico si modificano, ed emerge l'esigenza di esplicitare i principi sostanziali coinvolti nell'attività giurisdizionale e dottrinale. Dalla dogmatica del positivismo giuridico si passa alle retoriche del neocostituzionalismo; dalle ricostruzioni dei rapporti fra ordinamenti giuridici sovrani, al bilanciamento fra principi costituzionali. L'integrazione giuridica europea mette in discussione le distinzioni fra interno ed esterno all'ordinamento giuridico statale, fra giuridico ed extragiuridico, fra teoria e ideologia.